lunedì 11 agosto 2014

Gita VW a Livigno.

Gita VW di lunedì 11 agosto con Lorenzo, Sonia, Benny e Francesco. 
Passo del Mortirolo (1.852 mt. s.l.m).
Passo dello Stelvio (2.758 mt. s.l.m.)
Umbrail pass (2.503 mt. s.l.m).
Ofenpass (2.149 mt. s.l.m).
Livigno
Passo del Forcola (2.315 mt. s.l.m). 
Peccato per condizioni meteo avverse non aver fatto il Bernina. Dopo lo Stelvio, piccolo problema di carburazione del Maggio. Non teneva più il minimo e da fermo agli stop si spegneva. Risolto momentaneamente con benny che regola la vite aumentando il getto del minimo (dopo aver appurato che non era un problema elettrico) che probabilmente si è sporcato.














lunedì 4 agosto 2014

Gita VW sulle alpi Lombarde e Svizzere

Ho organizzato un giro da fare in giornata con il Maggio, basando le scelte sui paesaggi e sui percorsi mozzafiato rispetto a chi magari preferirebbe il museo da città. Cosi dopo aver chiesto a Lorenzo (Lox) e Sonia se volevano venire come compagni e passeggeri del viaggio, Lunedi 4 agosto siamo partiti. Sono partito da casa alle 6.30 con il Maggio ed ho affrontato la prima salita (il Passo di Zambla 1264 mt. s.l.m.) per raggiungere Lorenzo e Sonia a Serina dove dopo un abbondante colazione abbiamo ripreso l’itinerario scendendo in Valle Brembana. Da San Pellegrino Terme è iniziata poi la risalita al Passo San Marco (1992 mt.s.l.m.) percorrendo alcuni tratti a fatica in seconda che chiamava prima. In cima abbiamo avuto una sguardo a 360 gradi sul paesaggio circostante. Discesa a Morbegno dove abbiamo mangiato un panino per alleviare la fame da montagna. Da Morbegno è iniziata la risalita al Passo dello Spluga (2114 mt. s.l.m.), prima di Madesimo vi è una decina di tornati che sembra di percorrere una scala a chiocciola talmente erano ravvicinati. Arrivati in cima allo Spluga, abbiamo pranzato con l’eco delle marmotte che si dipanava fra le montagne e dopo aver bevuto il caffè abbiamo superato il confine entrando di fatto in Svizzera.
Discesa dal Passo dello Spluga ed arrivo nel Cantone dei Grigioni. Piccola nota di avvistamento VW in un concessionario di auto VW prima di arrivare nella Via Mala. Scesi dallo Spluga ed entrati nel Cantone di Lingua Tedesca, abbiamo raggiunto la Via Mala dove abbiamo visitato il museo naturale del Reno. La Via Mala o Viamala è la vecchia mulattiera che percorre le gole del Reno Posteriore tra Thusis e Zillis-Reischen. È situata nel Canton Grigioni, La Viamala, situata tra Thusis e Zillis, è una delle gole più impressionanti della Svizzera. Delimitata da pareti rocciose alte fino a 300 metri, questa gola in alcuni punti ha un’ampiezza di solo pochi metri. La discesa protetta è praticabile da aprile fino alla fine di ottobre. In passato la Viamala era lo spauracchio dei viandanti e mercanti di passaggio. Dalla galleria della gola è possibile ammirare le “marmitte d’erosione”, interessanti giochi di pietra prodotti dall’incessante levigatura e molatura del fiume. Tre ponti costruiti in epoca compresa fra il XVIII e il XX secolo congiungono questo stretto segmento della valle, ad un’altezza vertiginosa di 70 metri da cui si ha una vista mozzafiato sulle acque spumeggianti del fiume.
Dopo la visita il viaggio è proseguito percorrendo le strade svizzere di vari cantoni. Strade immerse in mezzo alle montagne, a tratti larghe e a tratti strette che davano su strapiombi, ma tutte ben curate. Dopo aver fatto benzina, abbiamo raggiunto l’Oberalp pass (2046 mt. s.l.m) dove si trova una sorgente del fiume Reno. Al passo è collocato un faro che è l’esatta replica di quello che si trova a Rottherdam alla foce del Reno come simbolo di inizio e fine del fiume. Abbiamo incontrato anche un altro maggiolino di una coppia di 65enni di Berna con cui abbiamo scambiato qualche parola e foto di rito. Da qui inizia la discesa verso Andermatt da cui poi parte la strada di risalita verso il Passo del Gottardo (2091 mt. s.l.m). Durante la salita dal Cantone di Uri ad un certo punto prendiamo la deviazione che ci porta sulla vecchia strada del Gottardo un vero e proprio monumento ingegneristico costruito nel 1830 circa e più volte ristrutturato. Una strada larga 5 metri con pavimentazione in cubetti di porfido perfettamente tenuta. Arrivati in cima, il Gottardo a differenza degli altri passi non regala un paesaggio con viste, ma è circondato ancora da altre montagne, decidiamo cosi di ridiscendere dal versante ticinese percorrendo ancora la vecchia strada chiamata Tremola appunto per via del porfido. Fotografie di rito e via verso il fondovalle dove poi abbiamo preso l’autostrada verso Como. Piccola disavventura nella Brianza dove per alcuni lavori in corso e mancate segnalazioni ci siamo smarriti ritrovando poi la strada verso casa. 
Il tempo è stato perfetto, sole e caldo hanno regalato una bella giornata. Il Maggio, non ha avuto problemi affrontando di fatto tutti i passi senza cenno di difficolta.Per concludere, un giro VW mozzafiato che consiglio di fare vivamente anche spezzettato in due giornate.